28 agosto 2006

presentazione libro a roma


Giovedì 31 agosto alle 20.30
a Roma
alla rassegna CINEPORTO
vicino Ponte Milvio, a due passi dal Foro Italico
in viale Antonino di S.Giuliano
ci sarà la presentazione di "Lei, che nelle foto non sorrideva".
Leggerà brani tratti dal libro l'attrice Marina Remi (nella foto).
Casualità: proprio Marina, col teatro della Tosse di Genova ha interpretato un' altra Alice,
quella del paese delle meraviglie...
Alle spalle uno schermo proietterà scene tratte dal film "Harold e Maude"
il film che tanto piaceva ad Ester...
il film che col tentativo di suicidio ha realizzato una metafora
per attaccare l'istituzione di un mondo borghese effimero.
Dunque, a giovedì...
sperando stavolta non piova...

25 agosto 2006

RIMINI RIMINI


Come una volta. Come da bambine.
Riviera Adriatica. Fa così anni 70.
Con la spiaggia che si svuota nei fine vacanze.
E che ci vado a fare? Forse solo per scommessa.
Perchè tutti dicono che Rimini è brutta.
Con l'acqua del mare che non sai più se infilartici.
Cerco forse proprio la malinconia di quando la gente se ne va.
Una scusa per passeggiare senza più essere spinta, accanto ai bagni Marisa, Lidia, Sabina, Loretta.
Anche i nomi così anni 70. Le geometrie attorno. Perfino i costumi appesi nei negozi del lungomare.
Non c'è dubbio, la Romagna, è terra di gente coerente.
Mentre io la coerenza la lascio a Bologna. Che me ne fotte.
Voglio una scusa per divorare gelati del "Mirafiore".
Voglio il previlegio del poter parlare dialetto ed essere capita senza essere a casa mia.
Voglio ripercorrere viale Ceccarini, ricordando quando dovevo scappare in treno per venirci.
Poco più che adolescente, senza patente, era un impresa.
Voglio vedere come è facile adesso, invece. Adesso che posso andare dove mi pare.
In qualsiasi parte del mondo. Eppure ho voglia di due giorni a Rimini.
Solo a Rimini.
Perchè è troppo facile. Proprio per questo.
Finalmente qualcosa di facile.

21 agosto 2006

TORNODATORINO


Torno da Torino.
Dopo quei giorni che vengono definiti, dalla gente che crede nelle vacanze, "di metà agosto".
Leggo un Fruttero & Lucentini che definisce questa città "pericolosamente mascherata, non affatto sobria e diffidente. Anzi. E' la più pronta a captare il "Male" da ogni angolo della terra e la sua funzione è di spargelo in giro per il resto della penisola".
Sarà, eppure io mi ci sono trovata così "Bene".
Ma forse perchè, come dice Camillo Langone, io sono "una di quelle cattive".
"Nient'altro, in fondo, pretendeva da te la città, che poi, una volta fatta la burbera tara del creato, stabilito il peso netto tuo e dell'universo, ti spalancava, se volevi profittarne, i suoi infiniti, deliranti spacchi prospettici".
Ascolto il cd di un amico musicista
che ha un nome che sembra una preghiera, Stefano Amen,
e che a Torino "mi ha prestato" la sua casa.
"Quale dormirsi sul pullman" canta lui,
proprio a me che mi addormentavo sui tram tornando a casa,
dopo aver sognato gli anni '30 al parco del Valentino sotto la pioggia di Ferragosto,
con uno swing da proibizionismo americano nell'aria
e il contrabbasso di Marco, al secolo Piccirillo, anche mio "cicerone" nella desolatezza perfetta di una Torino estiva.
Perfetta per il mio prossimo romanzo.
Quello che sto scrivendo.
Sì, Torino strega.
Però stasera devo accompagnare Ester e Alice a Modena.
Voglio assolutamente andare a bere con loro il Lambrusco di Sorbara al Caffé Giusti,
nei nuovi bicchieri col gambo di cristallo rosa.

06 agosto 2006

gemelli nella storia II°



GEMELLI MANCATI

Quando Elvis Presley nacque, l'8 gennaio del 1935, non era solo.
Al suo fianco c'era Jesse Garon Presley, il fratello gemello che però morì appena nato.
Chissà come sarebbe stato avere due King,
chissà se avrebbero cantato insieme.
Forse la storia sarebbe andata diversamente e loro due, persi in altre avventure della vita,
avrebbero fatto sì che il rock nascesse per mano di qualcun altro.
Chissà chi sarebbe stato l'artefice in quel caso.
Perchè il rock sarebbe nato comunque.
Quello è certo.
Il rock "deve" esserci.

04 agosto 2006

FUORI MODENA, MODENA PARK...


Vedremo questo cielo da Nord Europa che l'Emilia stranamente oggi ha, dalla cima della Ghirlandina.
Stasera a Modena incontro Cristiano, il suo nome da amico, Tinazzi il suo cognome da giornalista.
Ceneremo al ristorante giapponese perchè lo adoriamo entrambi.
Presto, alle otto, con ancora la luce.
Così potremo parlare di più, per ore e ore.
Che poi lui deve tornare a Milano, dove vive.
Mi intervista sul libro e poi mi consiglia un pò di bibliografia per il prossimo romanzo.
Ha una cultura politica impressionante.
Parleremo anche del viaggio che sta per fare.
Parte a giorni per il Libano.
E' quello che vuole.
Gli ho chiesto di scrivermi da là, se si riesce, tramite internet.
Siamo abituati così ormai, a scriverci tutti i giorni.
Voglio mi tenga aggiornata su quello che farà laggiù.
Da vedere sembra un ragazzo, ma è un uomo. Con le palle quadre.
Io ammiro la gente così.
Il mitico Tinazzi, lui e la sua italica canotta.

03 agosto 2006

gemelle nella storia I°


Daisy e Violet Hilton erano gemelle siamesi.
Nate in Inghilterra nel 1908, emigrarono negli USA dove divennero "dive" un pò anomale del cinema.
Le si può vedere nel film "Freaks" di Tod Browning, del 1932, film poi censurato perchè accusato di sfruttare vari tipi di "mostruosità umane" per fare spettacolo.
"Freaks" è come era una volta il circo, coi suoi fenomeni da baraccone.
Dopo aver cantato, recitato, una delle due suonava il sassofono,
e sposatesi entrambe con due ballerini (chi se non ballerini potevano realizzare le ovvie acrobazie nel talamo nuziale delle siamesi ?) morirono nel 1969.

02 agosto 2006

26 ANNI DOPO: SBOLOGNA


"Così passeggio nella mia città e penso a quella volta.
La città è Bologna e la volta è quando ci hanno messo la bomba."
COME NON DOVEVA ESSERE.
UN BRUTTO NON-RICORDO.
LA RABBIA, COME UNA CONDANNA.
L'IRRISOLTO TERRORE.
"Non mi voltai.
Mi venne solo da guardare il cielo.
Era blu e limpido.
Con la mia manina ancora umida del sudore della mano di mia madre, per quanto mi aveva stretto forte in quella mattina d’agosto, provai a sentire se c’era qualche goccia di pioggia.
Niente.
Non capivo.
Che razza di temporale, senza pioggia, un solo tuono e il cielo blu…
Ed ecco che il naso mi si riempì di polvere, la gola di tosse, gli occhi di lacrime e non ricordai più nulla per anni.
Nemmeno il nome dei miei veri genitori.
Perché ero arrabbiata con loro.
Perché erano voluti andare al mare senza di me e per sempre.
Ti hanno “sbolognata”, disse mia zia, quella che divenne la mia nuova madre."

01 agosto 2006


Domani mattina il letto sarà madido di sudore
questa è una notte insonne a rigirarsi nel caldo afoso d'Emilia.
Alice ripensa ad un passato prossimo
al suo cuore di ghiaccio che sono riusciti a scalfire proprio perchè
di un materiale apparentemente duro ma in realtà fragilissimo.
Un fuoco di paglia è bastato per sciogliere il suo ritegno.
Alice piange e rimpiange d'esser com'è.
Ester è la vera eroina di questa notte di grilli ed erba medica
di questo cielo nero senza luna.
Lei che ha il cuore come una spugna
ingurgita l'affetto di tutti, non dice mai di no
e nulla e niente e nessuno può spaccarle il cuore.
Anche l'anima le sta diventando sempre più di gomma.
Invidiabile stronza.