20 novembre 2007


Una volta sei entrato là dentro e quando ha capito che eri americano ti ha offerto da bere.
Hai indicato la cameriera e hai alzato il pollice. A lui questa cosa è piaciuta un sacco.
Poi gli hai detto che erano giorni che cercavi Dio e non lo trovavi.
E che, chissà, forse Dio era lì dentro, faceva la cameriera e si sarebbe lasciata toccare il culo.
Il gestore allora ti ha detto che era meglio se nel suo pub non ci mettevi più piede.
Tu prima di andartene hai sputato ad una bandiera americana che c’era appesa al muro.
Bush deve averlo saputo e deve essersi incazzato perché da quella sera niente più Dio, niente più cameriere e niente più culi.
Stanotte, la guardi da lontano, quella bandiera a strisce con tante stelle, per l’ultima notte.
A te una stella sola nella bandiera ti sarebbe bastata, ritieni non ci fosse bisogno d’esagerare come hanno fatto.
Where is your mind?
Stavolta sarai tu ad andartene per sempre.
Hai già pensato come fare.
Anche tu scomparirai dietro al primo autobus della mattina, come fece la tua ultima donna.
E sarai l’uomo del giorno dopo.
Sì, di quelli che il giorno dopo finiscono nei trafiletti di cronaca nera dei giornali locali.
E nelle chiacchiere delle portinaie, quelle che rimbombano negli androni,
proprio dove pisciano i cani.