19 agosto 2011

Buonanotte, però davvero.


Te, che i treni erano una cosa diversa.
Tu avevi il privilegio di guidarli, perciò le tue notti erano migliori delle nostre,
anche se fatte di turni assurdi e caffè fuori orario.
Che noi stavamo invece sempre dentro le stesse province. Lì, così a raccontarcela.
Noi vivevamo dentro a stanze spesso vuote, tu su binari dove scorrevano i pensieri di migliaia di persone. Vuoi mettere.
Erano le tue mani che avrei voluto, le stesse mani che dietro al vetro salutavano i casellanti svegli e i colleghi, incrociati al volo, lì veloci, il tempo di vedersi in faccia un secondo appena.
Mi dicesti di esserti innamorato di una donna che girava smarrita in una stazione del nord che non sapeva più chi era e dove doveva andare.
L'hai presa con te. Aveva un cappello di panno in testa che fu la prima cosa, di una lunga serie di cose che aveva in testa, che le buttasti via.
Eri tu che avresti potuto rapire un treno, capendo come fare in base al quadro elettrico, ed andare via.
Che poi dove, dove vanno a finire i treni?

08 agosto 2011

Libertà, mica pizza e fichi...


E poi capiti in quei supermercati di provincia del nord, tanto simili apparentemente a quelli in cui dall'altra parte dell'Oceano, qualcuno un giorno impazzisce e spara all'interno di essi, tra le corsie, tra le casalinghe ancor più disperate, tra qualche mormone che infrange le sue regole e va a comprare biscotti ipercalorici ma buonissimi, con più burro in un etto che dentro alle mammelle della sua vacca che tiene legata al recinto di casa.
E in quei supermercati c'è sempre uno scaffale riservato ai libri, anche perchè di solito quei piccoli paesi di provincia le librerie non ce le hanno, e allora l'unico posto dove ficcarli è lì dentro, accanto ai prosciutti di Parma.
Io vengo da uno di questi paesi e ogni tanto ci torno e oggi c'ho comprato "Libertà".
Sì, sarebbe bello fosse una metafora, magari la vendessero al supermercato, e invece è solo il titolo del libro di Franzen.
Già dalle prime pagine sento che sarà la piacevole lettura di questo mezzo agosto, dove tra lavori di scrittura miei e il pensiero di un nuovo film, sono certa sto libro farà la sua porca figura. Tanto quanto i suini coscioni che ha avuto per vicini fino a stamane...
Emilia unta e cicciona, t'adoro e mi sa tanto che assomigli già a Ramsey Hill...