19 marzo 2008

Aemilia, terra di frontiera



"...sei riuscita attraverso lacrime e sangue a creare un romanzo metafisico che trascende materia dopo materia, persona dopo persona su su fino al mistero di quel territorio coagulatosi nei vasi sanguigni generati da quella secolare aorta che è la Via Aemilia... una frontiera, e non un confine, dove il nord tecnologico e il sud musicale si baciano e tanti enzoferrari e giuseppeverdi ballano il liscio, occhi negli occhi, al centro della piazza porticata..nell'aria il suono di un'orchestrina di fisarmoniche e pistoni ... e dove la donna assume un ruolo forte e di equilibrio nella mitologia della sdora... e il suo ventre è forse il vero confine, entro cui Mondi diversi che escono improvvisi dall'aldilà delle nebbie, placano i loro conflitti..."

Non ho resistito a riportare qui un commento a parer mio bellissimo sul mio romanzo, ma se a dirlo è un artista come Luigi Serafini, c'è da inchinarsi, e sono la prima io.