21 settembre 2007

equinozio d'autunno



Non potevo che nascere in una notte di equinozio.
Sì, è oggi che ero nata.
Ci chiamano cuspidi.
Sembra una brutta parola.
Invece impedisce di essere troppo rompicoglioni come le vergini
e un pò più equilibrati, come le bilance.
Mica lo so se crederci.
Che come si fa a dire, a generalizzare così, a...
Ecco, già rompo i coglioni...
Dunque significa che non è vero.
Se non fossi cuspide significa che sarei anche peggio?
Come quel mostro di Stephen King? nato oggi pure lui e come Carrie, la sua tremenda Carrie...
A questo punto meglio Leonard Cohen.
Mah...questo 21 settembre....
L'unica cosa certa è che oggi comincia l'autunno.
Mi lascio quest'estate alle spalle.
Mi ha cambiato profondamente.
Non so se in meglio o in peggio.
Che poi... bah!
Sticazzi.
Ci sarebbe la festa di fine film di Virzì stasera,
Ma a me non va, di andare alla festa di qualcun'altro.
e poi che festeggio? mica è mio il film.
Festeggerò i miei, allora sì, che avrà senso.
No, niente feste degli altri.
Stasera la festa è tutta mia.
E so già che finirà con i cornetti caldi alle 4 in via Albalonga
insieme agli amici del cuore.
Del mio cuore a spigoli....
Questo mi piace.

17 settembre 2007


Il cuore è come un cofano.

Lo segni, lo scalfisci, lo ammacchi e lui si piega, s’accartoccia, si sfonda, ma è come se si adattasse ogni volta ai colpi subiti.
Il tuo non è così.
Sei lì a quella fermata d’autobus.
Rimarrai ad aspettare che arrivi il domani, tutta la notte.
Non aspetti nient’altro e nessun altro.
Ti chiamano l’uomo del giorno dopo, quelli che da un po’ di tempo ti vedono sempre fermo lì.
Tu che posteggi alla tua fermata preferita e vorresti lo facesse anche il tempo.
Ti piacerebbe.
Ma quello trascorre e della tua presunzione da semidio se ne frega.
Osservi la pioggia e i pochi passanti.
Avevi un'amica il cui nome anagrammato diventava quello di Elias Canetti.
Aveva cosce morbidissime che facevano impazzire gli uomini.
Cantava in locali beceri di provincia quelle canzoni che la gente non vuole più sentire.

Portava i capelli sempre legati, rossi ceralacca.

Elisa Catteni era argentina.
D'origine e d'indole.

E’ l’unica donna che ti è stata accanto più di un sol giorno.
Forse perché non capiva quello che dicevi.
Le tue follie.
O forse solo perché le pagavi sempre da bere e non pretendevi quello che pretendevano da lei gli altri, sopra, nelle stanze.
Ma un giorno facendosi capire ti ha detto: me ne vado via.

Non l'hai mai più veduta.

Peccato, quando cantava pareva che una puntina attraversasse i solchi della vita di ognuno, come fosse un antico vinile.

14 settembre 2007

un unico "grido": spider pork !


In questo settembre tanto animalesco
tra politici che vogliono assalire moschee accompagnati da maiali
e grilli che riescono a smuovere più dei politici,
io mi dileguo e mi chiudo nei cinema.
Stasera aspettami, o Atlantic sulla Tuscolana!
Esce nelle sale il film dei Simpson! Alleluia!
Mi sono preparata:
1) ho tra le mani il libro sui Simpson edito da Bulzoni
del "mio amico professore" Corrado Peperoni,
(non mi ha ancora scritto la dedica, che la vuole scrivere bella, ma già sto a metà)
2) mi sono sentita (gliel'ho promesso, sennò mi lincia la prox volta che mi vede) il programma sul cinema del caro Boris Sollazzo (un nome una garanzia)su Radio Rock, che grida al capolavoro!
Proprio ieri sera ero a Trastevere con (anche) loro due, e mentre cercavamo di ripigliarci dalla visione sottotitolata del film di Greenway, visto dalla seconda fila con il collo piegato a 18° gradi per 2 ore e mezzo, si parlava soprattutto del film dei Simpson, che loro logicamente hanno già visto.
Con la loro promessa di spasso assoluto, io stasera,
(me lo devo, ne ho bisogno, chi non ne ha?) VOGLIO RIDERE!
Vabbè, da sempre preferisco "South Park" per la sua maggior volgarità e demenzialità (e poi perchè mi piace quando c'è almeno qualcuno che muore),
ma devo ammettere che i Simpson li amo comunque per la loro blasfemia
(ha promesso Boris, che si va giù pesante anche con la Bibbia)
beh, per par condicio in quest'epoca di maiali consacrati a grandi ruoli
non farò come Calderoli che porta il maiale da Maometto (ma non era la montagna?)
però, nel mio piccolo, dirò un bel "porc dieu" (come diceva Celine, che di blasfemie si intende, oh! che meraviglia se potesse sceneggiare lui una puntata dei Simpson!)
e...all'uscita del cinema sulla Tuscolana saremo un unico coro, un unico cuore, un unico grido:... spider pork, spider pork... na na na na na na na na !

11 settembre 2007

caffè barocco


Un caffè come si deve al caffè Greco
dove gli intellettuali una volta gozzovigliavano
e di cui oggi rimane solo l'aura appesa ai muri,
un giro in bicicletta per le vie del centro
i cui sampietrini mettono a dura prova anche il mio morbido cuscino naturale,
il giornale all'edicola del Pantheon
dove saluto l'edicolante "amico occasionale", da anni ormai.
Sì, ecco come fare della quotidianità un'occasione.
E poi a casa, a scrivere.
Che bisogna.
Che voglio.
Che finalmente dopo un'estate un pò sbandata, torno ad essere la solita.
Quella che tenta di fare della propria vita
un'allegoria tra il gotico e il barocco,
e che metaforizzo nei miei capelli tornati biondi e dalle cento treccine,
e un'anima che torna sola e solitaria
per poi stilizzare con le parole le proprie illusioni.