11 settembre 2007

caffè barocco


Un caffè come si deve al caffè Greco
dove gli intellettuali una volta gozzovigliavano
e di cui oggi rimane solo l'aura appesa ai muri,
un giro in bicicletta per le vie del centro
i cui sampietrini mettono a dura prova anche il mio morbido cuscino naturale,
il giornale all'edicola del Pantheon
dove saluto l'edicolante "amico occasionale", da anni ormai.
Sì, ecco come fare della quotidianità un'occasione.
E poi a casa, a scrivere.
Che bisogna.
Che voglio.
Che finalmente dopo un'estate un pò sbandata, torno ad essere la solita.
Quella che tenta di fare della propria vita
un'allegoria tra il gotico e il barocco,
e che metaforizzo nei miei capelli tornati biondi e dalle cento treccine,
e un'anima che torna sola e solitaria
per poi stilizzare con le parole le proprie illusioni.