29 gennaio 2008

Dexter, che nelle foto sorrideva


In quella sublimità creativa che è la serie televisiva "Dexter",
precisamente alla quarta puntata della prima stagione,
il padre dice al figlio (un giovanissimo Dexter)
di quanto sia importante sorridere nelle fotografie
per dimostrare che si è felici
e che si fa parte di una bella famiglia.
Quando il figlio ribatte che lui di sorridere non è ha voglia
perchè non si sente nè felice nè facente davvero parte di una famiglia,
il padre (adottivo) ribatte:
"Devi fingere Dexter!
questo è il segreto: fingere!"

Probabilmente sta davvero qui il segreto di un'apparente vita felice:
sorridere nelle foto, anche per finta.
Solamente quelle rimangono a testimoniare la nostra "presunta" felicità.
E Alice lo sa.
Lei sa, quello che Ester invece non ha capito mai.

Mentre io so che, da quando vedo Dexter,
tutte le mattine, dopo colazione, uso il filo interdentale.
Proprio come fa lui nei titoli iniziali.

Un sorriso, anche se falso,
è meglio senza quegli antiestetici pezzetti di cibo tra i denti.

23 gennaio 2008

Rahil on the rail...



Un tv on line inglese ha messo il mio film in internet.
Diviso in 9 capitoli per far sì che lo si possa vedere tutto, ma un pezzo per volta.
Se vi interessa lo trovate qui. Purtroppo è con i sottotitoli in inglese.
Sarà perchè io odio i sottotitoli...
Ma siccome sono stranieri quelli che stanno promuovendo il mio film...
va da sè...

http://www.blinkbox.com/Movies/1052/Rahils-Secret.aspx

15 gennaio 2008



Maila Murni
da quel nome che ricorda anche Murnau...
oggi se ne va.
Rimane l'alone assoluto
che ispirò Mortisia della famiglia Addams.
Rimangono i suoi abiti con gli spacchi
su cosce bianche e retate
che hanno provato a contenere
la sua estrema bellezza
e ora sotto rete
guizza come un pesce catturato dalla morte
lei che della morte si nutrì.
E' la vita che uccide, infatti,
non l'atto del trapasso che di per sé
è solo una conseguenza del finire.
Ma davvero può finire qualcosa che è stato così perfetto?
No, a parer mio no.
Maila vive e lotta con noi.

07 gennaio 2008


Al centro dei tavoli dei veri ristoranti cinesi
ci sono dei buchi che s'infiammano per lasciare bollire pietanze a base di tofu
mentre tv satellitari mandano una sorta di "Saranno Famosi" con gli occhi a mandorla.
Ce n'è uno così, in una traversa di via Principe Amedeo a Roma.
Se non sapete dov'è non lo troverete,
sfido chiunque. Da fuori sembra una casa e basta.
però se ci riuscite là dentro potreste incontrare gli unici occidentali che lo frequentano:
sono Al Madonna e Nic Baldoni che fumano come turchi senza esserlo,
bevono grappe dai nomi esotici come "Kamasutra" o "Busby Berkeley Bomb"
e sciorinano deja-vu per vivere meglio con le parole scritte.
Io non lo so perchè
ma quando sono in compagnia di Al e Nic
le mie scarpe rosse hanno più voglia di ballare
e le coreografie Berkeleyane dei film "Gold Digger 1933" e "1935"
non sono più solo un sogno in bianco e nero,
ma qualcosa di estremamente bello
che assomiglia alla musica dei Gothic Archies.
E si può anche ballare
sui tavoli di quei ristoranti cinesi
se si sta ben attenti alle fiamme.