03 novembre 2008

lost luciana


Era una ragazza che attirava gli sguardi su di sé. Più non avrebbe voluto e più faceva di tutto per non evitarlo. Era piena di contraddizioni e con lei la sua intera vita. La gente la guardava. Per strada. Sul tram. Nei bar. Non la conosceva eppure la guardava con la stessa curiosità che a volte si riserva alle donne che vengono scambiate per attrici. Lei assomigliava a Luciana Gilli, era un po’ più sciupata, ma arraffazzonadola avrebbe anche potuto posare per qualche fotoromanzo. La gente era attratta prima da com’era vestita specie se indossava la minigonna, poi gira e rigira, sì le scarpe, sì le gambe, sì la pancia, sì il seno, andava sempre a finire che la guardavano in faccia. Aveva un’aria furtiva e crucciata che la faceva sembrare in fuga da qualcosa.
Ed era andandosene in giro così che incuriosiva i passanti, per colpa di quell’alone di mistero trasandato con cui si circondava involontariamente.