16 dicembre 2006

l'uomo che non c'era



Quando ti arriva un uomo così
con una scopa in mano
e scopa via i tuoi capelli tagliati
tremano le tue vene e il midollo di tutta la schiena vibra
come una corda di violino
sotto l'archetto del miglior musicista...

Ester è andata dal parrucchiere
e l' hanno messa nelle mani di un ragazzo.
Sul momento, a prima vista, non le ha fatto nessun effetto
ma quando lui ha preso a girarle attorno
osservando la sua testa come se fosse un reperto storico,
e considerando cosa poterci fare con quella sua testa nera
lei ha sussultato e ho preso a crogiolarsi sotto le sue mani...
C'erano solo le forbici a dividerli.
Lui sfiorava la pelle della sua fronte e della sua nuca con l'attrezzo del suo bel mestiere
ogni suo più sottile nervo cedeva sotto il suo incombere
e si è perduta.
Era come un marinaio con la sua nave in altomare
sotto i flutti della tempesta.
Non ha più capito un cazzo
lo lasciava fare, era succube di lui...
Ora si ritrova con un nuovo taglio di capelli che le fa schifo
e si fa schifo quando si specchia.
Però quell'"uomo che non c'era" se lo è sentita suo
e lei si è sentita sua
anche se per poche ore
che è il lato migliore di tutta la faccenda.
E lei adesso è felice in questa sua nuova "schifosità".