14 maggio 2007



Sto scrivendo un trattamento per un film tratto dal libro "Short Dog" di Dan Fante.
Ho conosciuto Dan, sette anni fa, ad un festival. Lo intervistai sul rapporto umano e artistico con suo padre, il grande scrittore americano John Fante.
E' nata tra noi un'amicizia che si mantiene nel tempo anche grazie ad una fitta corrispondenza via mail tra Roma e Santa Monica, dove lui vive.
Ho parlato a lui di questo mio interesse al libro che narra di un tassita di Los Angeles e ho avuto il suo consenso e l'ipotesi di collaborazione ad un'eventuale sceneggiatura.
Io ora stendo un trattamento e poi mi metterò a bussare alla porta di qualche produttore.
Sono passati due anni dal mio precedente film e comincio a sentire la necessità espressiva di girarne un altro.
Urgenze artistiche, dettate da una passione viscerale nei confronti di storie e personaggi veri dal cuore a spigoli.
Gli stessi personaggi di cui narrerò nel mio prossimo romanzo, che è in dirittura d'arrivo nella stesura.
E poi cinema, cinema, cinema...