15 settembre 2008

infinite wallace


... che non la farà mai più è certo
chissà se è stato anche divertente.
Pendere da una corda per qualche secondo con la gola che ti si strozza potrebbe anche esserlo, se poi vai a stare meglio di prima...
e a maggior ragione se sei uno scrittore
perchè come diceva Marco Lodoli ieri sera a Piazza Re Di Roma
"fare lo scrittore è un modo per reagire alla realtà che di solito, per chi è sincero, realistico, senza paraocchi, e buon osservatore, è una realtà " non pura". E allora scrivendo ce la riscriviamo e inventiamo come ci pare e ci illudiamo, e sopravviviamo, pur sapendo che stiamo mentendo"
Lasciando perdere " i superficiali" che preferiscono foderarsi gli occhi col prosciutto e i bugiardi che dicono il contrario di quello che sentono, è vero che la realtà non è pura.
Ora, o la si accetta comunque e si è impuri come il 99% degli essermi umani
o si fa come Wallace, che a quanto pare, da scrittore, ha reagito con fin troppa ironia.
Divertente un cazzo.
E' una perdita abissale per tutti noi.
Quando è una talento a scomparire, mi dispiace,
ma per come la penso io, è peggio che se muore un cane per strada.