25 agosto 2006

RIMINI RIMINI


Come una volta. Come da bambine.
Riviera Adriatica. Fa così anni 70.
Con la spiaggia che si svuota nei fine vacanze.
E che ci vado a fare? Forse solo per scommessa.
Perchè tutti dicono che Rimini è brutta.
Con l'acqua del mare che non sai più se infilartici.
Cerco forse proprio la malinconia di quando la gente se ne va.
Una scusa per passeggiare senza più essere spinta, accanto ai bagni Marisa, Lidia, Sabina, Loretta.
Anche i nomi così anni 70. Le geometrie attorno. Perfino i costumi appesi nei negozi del lungomare.
Non c'è dubbio, la Romagna, è terra di gente coerente.
Mentre io la coerenza la lascio a Bologna. Che me ne fotte.
Voglio una scusa per divorare gelati del "Mirafiore".
Voglio il previlegio del poter parlare dialetto ed essere capita senza essere a casa mia.
Voglio ripercorrere viale Ceccarini, ricordando quando dovevo scappare in treno per venirci.
Poco più che adolescente, senza patente, era un impresa.
Voglio vedere come è facile adesso, invece. Adesso che posso andare dove mi pare.
In qualsiasi parte del mondo. Eppure ho voglia di due giorni a Rimini.
Solo a Rimini.
Perchè è troppo facile. Proprio per questo.
Finalmente qualcosa di facile.